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Correlazioni in Medicina



Una terapia ponte efficace può migliorare gli esiti della terapia CAR-T anti-CD19 mantenendo la sicurezza nei pazienti con linfoma a grandi cellule B


L'impatto della terapia ponte ( BT ) sugli esiti della terapia CAR-T diretta contro CD19 ( CD19 CAR-T ) nel linfoma a grandi cellule B ( LBCL ) è scarsamente caratterizzato. La pratica corrente è guidata dalla preferenza del medico piuttosto che da prove consolidate.

L'identificazione di modalità di terapia ponte efficaci e di fattori predittivi di risposta potrebbe migliorare sia l'intenzione al trattamento con cellule CAR-T sia gli esiti clinici.

Sono state valutate la modalità di terapia ponte e la risposta in 375 pazienti adulti con linfoma a grandi cellule B in relazione agli esiti dopo la somministrazione di Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) o Tisagenlecleucel ( Tisa-cel; Kymriah ).

La maggior parte dei pazienti ha ricevuto terapia ponte con chemioterapia ( 57% ) o radioterapia ( 17% ).

Si è osservato se la terapia ponte fosse sicura per i pazienti, con morbilità o mortalità minime.

Si è dimostrato che la risposta completa o parziale alla terapia ponte ha conferito una riduzione del 42% della progressione della malattia e della morte dopo la terapia con CAR-T anti-CD19.

L'analisi multivariata ha identificato diversi fattori associati alla probabilità di risposta alla terapia ponte, tra cui la risposta alla terapia di ultima linea, l'assenza di malattia bulky e l'uso di regimi chemioterapici contenenti Polatuzumab.

I dati hanno suggerito che la risposta completa o parziale alla terapia ponte potrebbe essere più importante per Tisagenlecleucel che per Axicabtagene ciloleucel, poiché tutti i pazienti che hanno ricevuto Tisagenlecleucel con una risposta meno che parziale alla terapia ponte hanno manifestato una recidiva entro 12 mesi dall'infusione di CAR-T anti-CD19.

In sintesi, la terapia ponte nel linfoma a grandi cellule B dovrebbe essere attentamente pianificata verso una risposta ottimale e il debulking della malattia, per migliorare gli esiti dei pazienti associati a CAR-T anti-CD19.

I regimi contenenti Polatuzumab devono essere presi in seria considerazione per tutti i pazienti idonei e il mancato raggiungimento di una risposta completa o parziale alla terapia ponte prima della somministrazione di Tisagenlecleucel.
Tisa-cel può indurre a prendere in considerazione ulteriori linee di terapia ponte, ove possibile. ( Xagena2023 )

Roddie C et al, Blood Adv 2023; 7: 2872-2883

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